Abbiamo visto come, navigando in acque tranquille, la prora vera e la rotta vera coincidano, escludendo ovviamente gli errori della bussola.
Volendo ora immaginare la linea seguita dalla nave sulla superficie terrestre, ci troviamo a dover definire una curva che forma con il meridiano un angolo costante, curva che viene chiamata lossodromia. Se, per esempio, partiamo da un punto A con Rv Nord-Est, vale a dire con rotta 45°, descriviamo una curva sulla superficie terrestre - una spirale (una spirale logaritmica, per l'esattezza) - che si avvicina ai poli senza mai raggiungerli: navighiamo, appunto, per lossodromia.
Se volessimo andare al polo nord o al polo sud? Non dobbiamo far altro che andare con rotta Nord o 0°, oppure rotta Sud o 180 gradi; in pratica seguiamo il meridiano, navighiamo quindi su una circonferenza massima. E se vogliamo seguire l'equatore? Basta partire dall'equatore stesso e navigare con rotta Est o 90°, oppure rotta Ovest o 270 gradi.
La navigazione per circonferenza massima o per circolo massimo, come si dice altrimenti, č una navigazione un po' particolare: ne riparleremo.
La lossodromia, quale curva matematicamente definita, permette di risolvere i problemi basilari della navigazione:
Bene! Tutto fatto, quindi. Non proprio.
Per quanto bravi, difficilmente abbiamo valutato esattamente l'influenza del vento e della corrente; inoltre, se č vero che usiamo la bussola per seguire la rotta (prora?) č anche vero che nessuno strumento, per quanto preciso, č privo di errori. Questo significa che il bravo timoniere crede di seguire una certa Pv; la nave segue una rotta vera; quella che legge il timoniere sulla bussola č una prora bussola o Pb. Tutte queste considerazioni per una sola conclusione: le coordinate del punto ricavate mediante il calcolo sono, per forza di cose, approssimate. Ecco perchč il punto calcolato lo chiamiamo punto stimato. Niente di cui preoccuparsi, comunque.
L'attuale tecnologia mette a disposizione svariati strumenti, elettronici e non, per determinare la posizione della nave con sufficiente precisione. Et voilą, ecco definito il punto nave. Determinati i valori di scarroccio e deriva come differenza tra Rv e Pv, la deviazione quale errore della bussola, possiamo riprendere la navigazione con maggiore cognizione di causa... E fare un punto nave non appena possibile.